Valutare
le distanze |
Una
delle certezze che si hanno nel tiro con l'arco è che i problemi non sono
mai finiti; infatti ora ci resta il problema della valutazione delle distanze.
Il problema non esiste se ci attrezziamo con un bel telemetro; però a questo
punto spingiamo il tasto "continua" in alto a sinistra e proseguiamo
con la schermata successiva.
Nella
realtà il problema esiste realmente, sia per i ricurvi che per i compound
ed è la causa che provoca il maggior numero di tiri sbagliati. Vediamo
quali sono le differenti tecniche per meglio valutare le distanze e i tranelli
ottici ai quali andiamo incontro:
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Valutazione
a vista |
La
più difficile; consiste nella stima della distanza valutata sulla base
di come ci appare grande sia l'animale che gli oggetti che gli fanno da contorno.
Ovviamente comporta una profonda conoscenza della grandezza degli animali |
Memorizzazione
di distanza tipo |
Consiste
nell'allenarsi a memorizzare, magari su differenti terreni, una distanza standard,
ad esempio 5 o 10 mt; dopodichè questa distanza la riportiamo n volte fino al raggiungimento del bersaglio. Questo modo di misurare la distanza
ci da una un valore abbastanza reale. |
Raddoppio
della distanza |
Consiste
nell'individuare l'esatta metà della distanza tra noi e il bersaglio e
valutare questa parte singolarmente; è noto che è più semplice
la valutazione di tratti brevi. Dopodichè raddoppiare questa stima. |
Valutazione
di punti intermedi |
Consiste
nell'effettuare la valutazione prendendo come riferimenti intermedi ciò
che possiamo avere a disposizione tra noi e il bersaglio quali alberi sassi cespugli
e così via. |
Tranelli
ottici |
Tiro
luce-ombra |
Effettuando
un tiro da una posizione luminosa ad un bersaglio in ombra si rischia di valutare
la distanza più lunga di quanto sia nella realtà |
Tiro
ombra-luce |
Effettuando
un tiro da una posizione in ombra ad un bersaglio in posizione luminosa si rischia
di valutare la distanza più corta di quanto sia nella realtà |
Tiro
in zone aperte |
Effettuando
un tiro in una zona aperta, senza riferimenti, si rischia di valutare la distanza
più corta di quanto sia nella realtà |
Tiro
in "corridoi naturali" |
Effettuando
un tiro in "corridoi naturali" quali file di alberi, di cespugli o altro,
si corre il rischio di valutare la distanza più lunga di quanto sia nella
realtà |
Tiro
fra "sponde" |
Effettuando
un tiro senza avere un riferimento continuo del terreno fra noi e il bersaglio,
quale un tiro da una parete all'altra di una vallettina si corre il rischio di
valutare il tiro troppo lungo |
Diventa
d'obbligo una precisazione: poichè tutto quanto è finalizzato al tiro sull'animale,
è evidente che in certi frangenti è impossibile gestire freddamente
questi ragionamenti. Per questo motivo l'unica possibilità rimane quella
dell'allenamento nelle più svariate posizioni e condizioni di tiro. |