FRED BEAR
            Pennsylvania, 5 Marzo 1902  -  27 Aprile 1988
           Fred Bear nacque in una  fattoria nel Waynesboro in Pennsylvania; lasciò la casa natale pochi giorni  dopo il suo 21 ° compleanno e si diresse a Detroit, dove trovò lavoro come  grafico per la Packard Motor Car Company e frequentò  la scuola serale del Detroit Institute of Technology. Il suo interesse per  l’arco iniziò nel 1925 dopo la visione del film di Art Young, Alaskan Adventures e riuscì a incontrare  il protagonista nel 1927 a una dimostrazione di tiro presso il Rotary Club  locale. Divennero amici, si incontravano per costruire insieme archi e frecce  nel laboratorio di Fred e continuarono a frequentarsi nei due anni che Art  visse a Detroit. Nel 1929 Fred andò a caccia con l'arco per la prima volta ma  prese il suo primo cervo solo nel 1935. Nel 1933 fondò la Bear Products Company  che produceva serigrafie e materiale pubblicitario. In un angolo del piccolo  edificio Fred realizzava come hobby archi e accessori per sé e il suo gruppo di  amici, senza sapere che questo “gioco” sarebbe diventato, da lì a poco, un  lavoro a tempo pieno. Fred Bear fu un appassionato arciere, pioniere e  inventore che grazie alla propria intuizione e capacità tecnica, dal 1937 cominciò  a registrare brevetti relativi ad articoli per l’arcieria. Sperimentò, con  applicazioni pratiche, l'uso di materiali innovativi tra cui la fibra di vetro,  che divenne l’elemento base della moderna industria arcieristica. Una parte  importante del suo successo fu dovuta alle spiccate doti promozionali. Produsse  il primo di molti film di avventura e caccia con l’arco nel 1942 e pubblicò  articoli sulle riviste nazionali più importanti come Life and True. I suoi archi concorrevano nelle gare nazionali  vincendo molti tornei. Fred Bear scrisse e pubblicò alcuni libri molto  apprezzati: The Archer's Bible nel  1968 e Fred Bear's Field Notes nel 1976. Negli anni 50 e 60 apparve spesso  in televisione diventando un oratore ricercato nelle trasmissioni in cui si  trattava di outdoor.
Fred Bear nacque in una  fattoria nel Waynesboro in Pennsylvania; lasciò la casa natale pochi giorni  dopo il suo 21 ° compleanno e si diresse a Detroit, dove trovò lavoro come  grafico per la Packard Motor Car Company e frequentò  la scuola serale del Detroit Institute of Technology. Il suo interesse per  l’arco iniziò nel 1925 dopo la visione del film di Art Young, Alaskan Adventures e riuscì a incontrare  il protagonista nel 1927 a una dimostrazione di tiro presso il Rotary Club  locale. Divennero amici, si incontravano per costruire insieme archi e frecce  nel laboratorio di Fred e continuarono a frequentarsi nei due anni che Art  visse a Detroit. Nel 1929 Fred andò a caccia con l'arco per la prima volta ma  prese il suo primo cervo solo nel 1935. Nel 1933 fondò la Bear Products Company  che produceva serigrafie e materiale pubblicitario. In un angolo del piccolo  edificio Fred realizzava come hobby archi e accessori per sé e il suo gruppo di  amici, senza sapere che questo “gioco” sarebbe diventato, da lì a poco, un  lavoro a tempo pieno. Fred Bear fu un appassionato arciere, pioniere e  inventore che grazie alla propria intuizione e capacità tecnica, dal 1937 cominciò  a registrare brevetti relativi ad articoli per l’arcieria. Sperimentò, con  applicazioni pratiche, l'uso di materiali innovativi tra cui la fibra di vetro,  che divenne l’elemento base della moderna industria arcieristica. Una parte  importante del suo successo fu dovuta alle spiccate doti promozionali. Produsse  il primo di molti film di avventura e caccia con l’arco nel 1942 e pubblicò  articoli sulle riviste nazionali più importanti come Life and True. I suoi archi concorrevano nelle gare nazionali  vincendo molti tornei. Fred Bear scrisse e pubblicò alcuni libri molto  apprezzati: The Archer's Bible nel  1968 e Fred Bear's Field Notes nel 1976. Negli anni 50 e 60 apparve spesso  in televisione diventando un oratore ricercato nelle trasmissioni in cui si  trattava di outdoor.
            Con il  suo operato influenzò positivamente la politica di conservazione nazionale  ottenendo agevolazioni per i bowhunters.
          Fred Bear  promosse l’esenzione fiscale per alcuni tipi di apparecchiature dedicate alla  costruzione di archi e accessori per il tiro. Nel 1968 vendette la sua azienda,  la Bear Archery Co., a Victor Comptometer, ma ne rimase il Presidente per altri  dieci anni. In questo periodo fondò il Fred  Bear Sports Club che promuoveva la caccia con l’arco. Questa buona politica informativa divulgata  dai mass-media, avvicinò il cacciatore con il fucile al  mondo venatorio dell’arco facendo nascere il “two season hunter”, che fece  crescere il numero di arcieri cacciatori e facilitò l’emanazione di leggi che  prevedevano l’apertura stagionale anticipata della caccia per l’arco rispetto a  quella per il fucile. 
            In Grayling (Michigan) dal 1948 al 1978 sono stati  costruiti gli archi ricurvi più belli ed efficienti della storia moderna e per  molti versi nulla hanno da invidiare agli attuali. Successivamente, dal  1979,  l’attività si spostò a Gainesville  in Florida, dove ancora oggi è operante.
            Gli appassionati e i collezionisti di tutto il  mondo prendono come riferimento la prima fase della produzione, quella in  Michigan, poiché il trasferimento dello stabilimento ha coinciso con l’avvento  dirompente del compound, che ha provocato uno scadere del prodotto tradizionale  sia da un punto di vista qualitativo che nella varietà di modelli realizzati. Senza dubbio la Bear Archery Company ha  prodotto più archi di tutte le altre aziende messe insieme, solo nel 1976  arrivò al numero inverosimile di oltre 360.000 pezzi.
            Fred Bear fu  insignito dalla National Field Archery Association con la Compton Medal of Honor nel 1964 ed entrò nella Archery Hall of Fame nel 1972.
            Morì  all’età di 86 anni e le sue ceneri vennero poste in un luogo raggiungibile solo  in canoa o in battello, vicino alla piccola Mason Chapel, sull’Au Sable River  vicino Grayling (MI), il fiume dove amava andare a pescare a mosca.