Veriano Marchi
L’arco è il primo pensiero umano evoluto applicato ad un arma da getto per l'utilità primaria della sopravvivenza legata alla caccia, la pesca e la guerra.Dal raccogliere da terra e gettare lontano a forza di braccio una pietra o un bastone l’uomo arriva a sfruttare l’energia elastica di un materiale per colpire più precisamente, ripetutamente e più lontano, con un arma leggera, silenziosa e facilmente trasportabile.
I grandi arcieri del passato rappresentano la storia di tutti noi, cacciatori e non.
Di questi si deve mantenere un doveroso ricordo, perchè hanno condiviso prima di noi questa disciplina, guardando le nostre stesse albe e tramonti, lasciandoci storie ed immagini, regalandoci informazioni tecniche ma soprattutto tramandando "sensazioni" che hanno fatto crescere ed enfatizzato nel corso dei decenni la nostra passione, ma non può esservi ricordo senza la conoscenza.
Esistono due mondi di arcieri, quelli che usano l’ultima tecnologia e quelli che sentono nel tirare con l’arco, oltre a questo, una continuità legata ad un mondo antico.Sono gli arcieri che quando impugnano un arco provano una scossa ed un brivido ripensando che quel gesto è stato compiuto milioni di volte per migliaia di anni da altri uomini che hanno lasciato delle radici profonde.
A questi arcieri tradizionali ma anche a coloro "più tecnologici" viene dedicata questa seziona speciale perchè attraverso l'arco, qualunque esso sia, possano trovare un contatto e l'armonia con la natura senza dimenticare ......da dove veniamo.