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Loop e punto di incocco
di John Dudley.

Chi è John Dudley?
Le foto raccontano la sua passione, grande arciere, appassionato cacciatore e pescatore con l’arco, dedica la sua vita all’arco e oltre ad essere consulente tecnico di molte aziende nel settore dell’arceria, gira il mondo mettendo a disposizione di quanti lo desiderino, le sue innegabili qualità tecniche.
L’articolo che segue è una traduzione autorizzata di un suo articolo pubblicato nel sito www.dudleyarchery.info.


-World Field Championship Svezia - bronzo
-World Field Championship Croazia - argento
- Arnold Classic Champion
- US Open - argento
- US Open - oro a squadre
- British National Indoor Champion
- Australian Field Championship -
oro
- US World Games Team Member
- Fita Marked Field Record Holder
360-62X

 

“Nel corso degli anni ho avuto modo di vedere  diversi modi di preparare punti di incocco e  loops; ma ci sono 4 sistemi che reputo eccellenti anche in funzione di ciò che si vuole fare con l’arco e sono:

  • Punto di incocco singolo con loop,
  • Doppio punto di incocco con loop,
  • Singolo punto di incocco con loop sotto e
  • Singolo punto di incocco.

Ciò che vorrei per prima cosa fare è mostrare come fare correttamente un punto di incocco e successivamente come fare un corretto loop.
Dopodichè vi mostrerò ognuno di questi  quattro modi illustrandone vantaggi e possibili svantaggi.



Punto di incocco:

   

Per prima cosa occorre sapere che materiale usare; il 3D della BCY così come il 2S sono i prodotti migliori per ciò che dobbiamo fare e producono nodi piccoli e regolari.

 


Personalmente non mi piacciono i materiali intrecciati come  il BCY 62 che pur essendo un ottimo materiale per il serving, non mi piace per i punti di incocco semplicemente perchè il nodo diventa più grande.
Ora che abbiamo il materiale giusto, cominciamo con i nodi usando il sistema sopra/sotto cioè annodando il filo partendo dall’alto poi sovrapponendo il filo fare un nodo in basso, il tutto per una lunghezza di 3mm  dopodiché ricomincio al contrario tornando da dove ero partito, dopodiché ancora due nodi sopra/sotto poi doppio nodo, taglio la parte in eccesso e con l’accendino brucio la parte che è rimasta. 

  Il Loop:
Per fare un buon loop che sia sicuro e non scivoli occorre un cordino in poliestere della  BCY, un paio di pinze a punta, un cutter un acccendino.
Prendiamo un pezzo di cordino per loop di circa 9 pollici (22,5 cm ca.) e formate una U alla fine di un capo come mostrato nella foto dopodiché fate passare i due capi del cordino attraverso la U .
Posizionate il primo nodo del loop nella posizione desiderata e usando le pinze tirare entrambi i capi; in questo modo fisseremo il primo dei due nodi del nostro loop.


Prima di passare alla seconda parte del loop occorrerà rimuovere la parte in eccesso del cordino lasciandone una piccola parte lunga non più di 3mm e bruciandola  poi con l’accendino fino ad ottenere una pallina.
Dopo aver creato la pallina con la fiamma, prendiamo di nuovo le pinze e tiriamo ancora per rinforzare il primo nodo del cordino.


I prossimi passi sono quelli dove  il 90% delle persone sbaglia nel finire il loop
Finiamo il loop usando lo stesso procedimento usato per il primo nodo.
Una volta fatto, il tutto dovrebbe apparire esattamente come nella foto a fianco
A questo punto  dovremmo adattare il loop alla lunghezza desiderata. In primo luogo usando le pinze stringiamo il nodo  che abbiamo appena fatto, tagliamo la parte in eccesso e con l’accendino ripetiamo quanto fatto con il primo nodo. Dopodiché infiliamo le pinze all’interno dl loop e aprendole tiriamo ancora di più il loop; questo ci consentirà di recuperare 1 o 2 mm  rispetto alla misura che avevamo previsto ma ciò dipende anche da  quanto stretto fossero i nodi prima di bruciarne i capi.
E’ importante ricordare che nel seguire questo procedimento occorrerà tenere il loop qualche millimetro più corto rispetto alla misura desiderata in quanto l’uso delle pinze per “aprire” il loop ci consente di stringere al massimo i nodi che abbiamo appena fatto dando sicurezza al loop in fase di pertura. 
Ora possiamo passare alla trattazione dei vari modi di usare loop e punto di incocco.


Metodo 1: Punto di incocco singolo e Loop.
                       

Questo metodo è abbastanza semplice: occorre preparate un punto di incocco sotto la freccia e un loop sopra la freccia e sotto il punto di incocco.
Questo sistema è usato con successo da Dave Cousin. La caratteristica di questo tipo di loop/incoccco consente una pressione verticale sulla cocca esercitata dal loop quando l’arco è in completa apertura.
La conseguenza di questa pressione verticale previene in alcuni casi la caduta della freccia con l’arco completamente aperto in casi di tiri inclinati estremi.
Inoltre, è opinione di chi scrive che questa pressione migliora il “nock travel” oltre a modificare, se confrontato con il sistema del doppio punto di incocco, anche lo spine della freccia.
Ciò che non piace di questo sistema, a parere di chi scrive, è che in caso di rottura del loop, viene a mancare il punto di incocco superiore perché è il nodo stesso del loop a fare da punto di incocco con la conseguenza che il rifacimento del loop stesso può ricreare un nodo che , non essendo assolutamente identico al precedente, può esercitare una pressione verticale diversa dalla precedente.
In ogni caso c’è da dire che questo sistema, come detto in precedenza, è stato abbondantemente collaudato da Dave Cousin con risultati incredibili se fatto nel modo corretto.


Metodo 2:  Punto di incocco doppio e Loop  

       
           

Questo metodo è il mio preferito.Cominciamo mettendo la freccia esattamente a 90° sul rest e cominciamo a fare il punto di incocco superiore con la tecnica sopra/sotto per circa 3mm.
Di solito lascio 1 mm di spazio tra la cocca e l’inizio del punto di incocco; questo perché quando l’arco è aperto l’angolo che si crea tende ad abbassare il punto di incocco evitando così di “pinzare” la cocca.
Dopodichè viene fatto il loop esterno ad ogni punto di incocco; tornando velocemente alla pressione verticale esercitata con il primo metodo, i compound monocam hanno un ottimo nock travel e non necessitano di artifizi per migliorarlo.
Una volta fatto loop e incocchi, apriamo l’arco e verifichiamo come si comporta la freccia sul rest; se per caso notiamo qualche movimento, allora vuole dire che la freccia viene pinzata dai punti di incocco che sono troppo ravvicinati.


Metodo 3: Punto di incocco singolo con Loop sotto        
 

Questo metodo è stato probabilmente il più usato per molto tempo. Chi ama avere un punto di ancoraggio basso tende ad usare questo metodo.
Per fare ciò occorre fare un punto di incocco sopra/sotto sotto la freccia, dopodiché fare un loop normale completamente sotto la freccia. Questo sistema genera una notevole pressione verticale sulla freccia mantenendola salda sul rest


Metodo 4: Punto di incocco singolo

  Questo sistema, lo dice il nome, consiste in un unico punto di incocco sopra la freccia; adatto alle persone che usano uno sgancio meccanico “caliper” o per coloro che usano sganci “a cordino”.  
I benefici di un punto di incocco singolo ma sintetico anzichè metallico ha l’innegabile vantaggio di non appesantire la corda, non scivolare e non forzare sulla coca come invece farebbe un punto di incocco metallico.
Un consiglio: in questo sistema fate qualche passaggio in più sopra/sotto  per ingrossare il punto di incocco poco di più rispetto a quando si usa il loop.  

 

 

Tutti questi quattro metodi hanno una ragione per essere usati; il tipo di sgancio, lo spine della freccia, il tipo di cocca usato, il nock travel e l’angolo prodotto dalla corda sono i fattori che contribuiscono ad aiutare nella scelta. Ognuno di questi sistemi ha quasi sicuramente  vinto qualche campionato mondiale nel corso degli anni e sicuramente  ognuno di questi sistemi continuerà a farlo nel futuro.
Ma ciò che conta veramente è trovare quello che meglio si adatta alle nostre esigenze, magari provandoli tutti quanti, ma sempre tenendo in debito conto il nostro sistema arco/freccia.  

Buona fortuna e buone frecce!!! 

John Dudley "

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