CACCIACONLARCO.IT Magazine
Informazioni e aggiornamenti online di tecnica, pesca e caccia con l'arco

chiudi la pagina

10 UTILI CONSIGLIO PER MIGLIORARSI NEL TIRO

(libera traduzione da “Boost your bowhunting accuracy by Mike Strandlund”)


Non sempre è necessario rivoluzionare l’attrezzatura per ottenere dei sensibili miglioramenti nel tiro anzi, spesso con dei piccoli accorgimenti si possono ottenere dei risultati notevoli.

Ecco come fare:

5 CONSIGLI SULL’ATTREZZATURA

  1. Passare allo sgancio meccanico: consiglio apparentemente banale ma di efficacia totale; sono scuse quelle del “mancato feeling con la corda” o del “non mi sembra di tirare con l’arco”. Se decidiamo di andare a caccia con il compound, è inutile fare i semi-romantici; usiamo lo sgancio e in brevissimo tempo vedremo che la nostra precisione aumenterà sensibilmente e contemporaneamente lo sforzo che faremo per aprire il nostro arco si ridurrà sensibilmente.
  2. Installiamo un peep-sight: molti cacciano senza farne uso ma è l’equivalente di un fucile senza la tacca di mira posteriore. Il peep ci aiuta ad avere un riferimento più preciso; magari scegliamone uno abbastanza grande che consenta una visione senza difficoltà anche nelle ore crepuscolari.
  3. Usiamo un mirino rotondo: un mirino con un pin-guard rotondo può diventare, se abbinato ad un peep-sight abbastanza largo, un secondo importante riferimento. Poter collimare entrambi vuol dire aver creato un sistema di puntamento perfetto.
  4. Usiamo un rilascio “a sorpresa”: L’uso del grilletto nello sgancio meccanico può portare velocemente al target panic; capita in più di una occasione che, ad arco completamente aperto, si faccia fatica a mantenere completamente immobile sul bersaglio il nostro pin in attesa del comando che noi stessi ci diamo e quando questo comando, inconscio, arriva, spesso il gesto che ne deriva non è proprio fluido e controllato come dovrebbe, anche se il risultato è quello voluto. Impariamo allora ad allenarci usando uno sgancio back-tension o uno sgancio a rilascio controllato che ci impediscono di interferire direttamente nell’azione di rilascio. Questo piccolo accorgimento ci aiuterà a meglio controllare il nostro movimento.
  5. Accorciamo lo sgancio: e non usiamo la punta del dito per azionare il grilletto. L’azione di rilascio deve essere comandata dal dito indice utilizzando la zona di unione fra le due falangi superiori. La prima falange (ndr: quella con l’unghia) è troppo sensibile e potrebbe anticipare il rilascio, al contrario della seconda che è all’opposto; accorciare lo sgancio significa rendere pressoché impossibile l’uso della punta della prima falange, obbligando così all’uso della zona fra le due falangi.

5 CONSIGLI SULLA TECNICA DI TIRO

  1. follow through: l’esecuzione di un buon follow-through è importante ai fini del risultato e spesso ci aiuta compensando altri piccoli errori; mantenere la posizione dopo l’avvenuto rilascio è fondamentale nel movimento del follow-through così come è importante che la mano che impugna l’arco rimanga rilassata fino al momento in cui la freccia colpisce il bersaglio infatti un errore comune che viene fatto è quello di stringere la mano attorno all’impugnatura contemporaneamente al momento del rilascio interferendo così nell’accuratezza del tiro; una semplice corda (dragona) che unisce la mano all'arco può agevolmente aiutarci a risolvere questo problema.
    Un buon follow through non ha solo un aspetto tecnico del tiro ma anche una componente mentale altrettanto importante, quindi nell’esecuzione del movimento manteniamo la concentrazione sul bersaglio fino a che la freccia non l’ha colpito; magari evitiamo, come qualche volta succede, di sbattere gli occhi mentre eseguiamo il tiro.
  2. Rilassiamoci: Togliamo libbraggio; non ha senso esagerare se non si è in grado di sopportare il carico dell’arco. Un giro di chiave toglie dalle 3 alle 5 libbre che ai fini del risultato sono una inezia; possiamo sempre poi riprenderli in un momento di maggiore forma fisica. Corpo rilassato e braccia rilassate, gomito che impugna l’arco leggermente flesso e mani rilassate; così facendo il corpo diventa un ammortizzatore naturale. Un consiglio per chi ostina a tirare con le dita: dopo la trazione, eliminate il dito superiore e usate solo le due dita sotto la freccia.
  3. Focalizzate un punto : come detto in precedenza a proposito del follow through, è importante mantenere alta la concentrazione scegliendo un punto, piccolo e preciso del bersaglio e non staccare mai lo sguardo su di esso finchè la freccia non lo colpisce.
  4. Allenarsi su lunghe distanze: (allenarsi! Non tirare ad animali) Un aspetto che spesso non viene considerato durante la fase dell’allenamento, mentre sarebbe estremamente utile, è l’esercitarsi al tiro su lunghe distanze; ad esempio se vogliamo che il nostro tiro abbia una efficacia totale a 35 metri, alleniamoci tirando a 50/60 metri. Il livello tecnico e la concentrazione che dobbiamo mantenere per fare tiri soddisfacenti a queste distanze farà si che quando ci troveremo a tirare a 35 metri ci meraviglieremo della semplicità del tiro a questa distanza.
  5. Il vero range di tiro: Le diverse situazioni di caccia spesso mettono in evidenza i limiti soggettivi che ognuno di noi puo avere; questi limiti influiscono negativamente sul nostro range di tiro con possibilità di ridurlo, in certi casi, in modo notevole; è noto che la presenza dell’animale esercita incosciamente su ognuno di noi una certa pressione psicologica e questa pressione altera, anche se in modo diverso su ognuno di noi, il nostro comportamento e la resa qualitativa nel tiro. Un sistema per scoprire fino a che punto il nostro range di tiro viene influenzato, potrebbe essere quello di cimentarsi assieme ad altri due/tre bowhunters in una minigara di tiri a tempo su bersagli 3D a distanze diverse; in questo modo, la competizione e il breve tempo a disposizione per eseguire ogni tiro, ricreano una situazione di pressione, che anche se diversa da quella che abbiamo con l’incontro dell’animale, ci aiuta a capire quali sono le nostre reazioni ma soprattutto i nostri risultati alle varie distanze. L’analisi dello score ci aiuterà a capire la qualità dei tiri che abbiamo effettuato alle varie distanze.

Ovviamente tutto quanto sopra detto sono solo dei semplici consigli che però possono servire per aumentare la qualità del tiro; cerchiamo di mantenere un costante allenamento per tutto l’anno così che, durante la stagione della caccia non saremo costretti a rincorrere una forma fisica e mentale che magari arriva quando non serve più.


chiudi la pagina

 

Una realizzazione di Valerio aka OOLB (Bologna)